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domenica 12 ottobre 2008

Visita ai cannoni

Stamattina ho approfittato dell'occasione messa a disposizione dal Circolo subacqueo Hippocampus di Lillo Santangelo, che ha deciso di rendere partecipe la cittadinanza nell'ammirazione di ciò che per centinaia di anni è stato custodito dal nostro mare.
Ciò è stato possibile dalle 9 alle 13 di stamattina nei locali del circolo nautico "Il Corallo" di Sciacca, sito in via lido esperanto.
Inutile dire l'emozione provata nel vedere di presenza questi preziosi reperti, ancora non restaurati, così per come sono stati ripescati.
Si tratta di due cannoni in bronzo, una colubrina ed una colubrina bastarda.
Al momento sono riposti in uno stampo da barca, immersi in acqua dolce per la desalinazione. Dopodichè saranno sottoposti a restauro, che si spera avvenga a Sciacca.
La destinazione ultima? beh ancora non si sa, ma si spera il museo del mare.

La mia visita è stata accompagnata da un'ottima guida, lo stesso Lillo Santangelo che ha rinvenuto i reperti e provveduto col suo circolo al recupero.
Davvero interessante anche lo studio che si sta effettuando per capire di che nave si tratti. Infatti
al momento non si può dire nulla sulla sua provenienza o se si tratti di un solo relitto .
Di certo c'è che i cannoni erano pronti al tiro, come testimonia la polvere da sparo,ancora presente all'interno dei cannoni. Quindi molto probabilmente l'ipotesi della nave da combattimento prevale su quella della nave commerciale, scaturita dalla presenza di artiglieria di età diverse.
Le ricerche sono in corso ed i pezzi di coccio ed altri elementi rinvenuti sul posto aiuteranno a far luce su questo dubbio.
In primavera inizieranno le nuove campagne di scavo che porteranno alla luce tanti nuovi reperti che sono rimasti insabbiati.

Oltre ai pezzi di artiglieria, erano in esposizione una palla incatenata (foto qui sopra), ossia una palla di cannone, che in origine doveva essere legata ad un'altra da una catena, ed avevano lo scopo di distruggere l'albero maestro delle navi.
La catena non si vede ancora, poichè deve essere disincrostata.
Un altro reperto di una certa importanza è stato rinvenuto sotto un cannone.
Si tratta di una ciotola verde in ceramica invetriata e che già può fornire molti indizi.
Si è infatti appurato che si tratta di una ceramica pisana (foto a destra).

Concludo il mio reportage, augurando a Lillo Santangelo che la sua costanza e la sua passione possano ancora premiarlo e a tutta l'associazione e gli archeologi coinvolti che possano avere tanti successi ancora, specie per quanto riguarda questo importante sito che sta attirando l'attenzione anche a livello nazionale sulla storia della nostra città.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Una mitragliatrice su una nave del '500?
Questa e la più vistosa delle tante imprecisioni ed errori concettuali che si leggono nell'articolo.
Vi consiglio di ripensarlo.
Ferdinando

Stefano ha detto...

In realtà non si tratta di una mitragliatrice di quelle recenti...sarà un nome che si usa nel gergo...la mia cultura in materia si basa su ciò che leggo e sento ai tg...ed è stata chiamata così.
Comunque la invito a segnalarmi eventuali correzioni. Grazie!

Stefano ha detto...

anzi correggo con il termine che mi ha riferito stamattina il signor Santangelo: colubrina bastarda.
Grazie per la segnalazione.

Anonimo ha detto...

Mi è capitato di leggere i commenti alla descrizione dei nuovi cannoni di Sciacca e, in qualità di studioso della materia, vorrei precisare quanto segue. Sulla base delle immagini disponibili, i pezzi sono così classificabili: un Falcone a sezione dodecagonale e un Petriere ad avancarica,entrambi in bronzo, due Smerigli a mascolo brandeggiabili (swivel guns), in ferro. In quel periodo tutti i pezzi d'artiglieria in postazione, sia nelle fortezze che sulle imbarcazioni mercantili o da guerra in navigazione, venivano sempre tenuti carichi.
Renato G. Ridella

Stefano ha detto...

Grazie mille per la precisazione! Mi fa piacere sentire l'opinione di qualcuno esperto in materia che possa smentire gli stessi giornalisti.
Stefano

Anonimo ha detto...

Incomincio ringraziando il Professor Ridella per le precisazioni sulla classificazione dei cannoni...
Vorrei solo aggiungere che:
- si ringrazia il "Circolo il Corallo" che ha messo a disposizione i locali dove vengono custoditi i reperti...
- inoltre il Gruppo Archeologico Subacqueo sede di Sciacca..ha dato l'opportunita di aprire le porte alla cittadinanza... e non l'Hyppocampus a cui facciamo solo appoggio..
Grazie per la tua partecipazione e per l'opportunità offertaci di far conoscere meglio le meraviglie dei nostri mari!
E' stata un emozione grandissima averli scoperti e di aver contribuito a tirar fuori un pezzo di storia..

Stefano ha detto...

Grazie a te! penso che ci siamo conosciuti...sono stato il primo a firmare eheheh

Anonimo ha detto...

Domani saranno riaperte le porte del Circola Nautico il Corallo per la visita dei cannoni sempre dalle h:9 alle h:13
Vi aspettiamo